Papaveri e grano

Papaveri e grano

domenica 8 dicembre 2013

There can be the Number One

Ebbene sì.
Giuro che non l'avrei mai detto.
Eppure la settimana cominciata guardando il tristemente famoso "Ses en de Siti"
poteva DAVVERO avere risvolti peggiori e chiudere in picchiata. Sono stato al Number One. E non "tanto per"! Sono stato al Number One all'ultimo rave party del 2013.

Posso aggiungere anche questa alla "lista di cose da fare (e di cui vergognarsi per il resto della vita) prima di morire".

Per chi non fosse sufficientemente edotto sulla questione Number One, basti sapere che è una discoteca a metà strada tra Brescia e il settimo cerchio dell'Inferno, divenuta nota per il genere di musica che spazia dall'hardcore dura e pura ai Dik Dik. Ai bei tempi che furono, cioè quando io ancora non avevo un pelo sul petto, il numero di paste/pasticche/cartoni ivi rintracciabili era pari solo alle boiate che Flavia Vento riesce a propinare costantemente su twitter ("RIP Nelson Mandela. Mi sei piaciuto tantissimo in una settimana da Dio").
Detto questo, mi faccio convincere da Lele, il "Bullo delle giostre", a passare una serata in discoteca. La sua scelta, da buon bullo in pace col mondo, ricade sul Number in serata rave party. Non particolarmente convinto della scelta, ma sicuro di fare nuove ed emozionanti esperienze, accetto e 3 settimane dopo siamo davanti all'entrata della discoteca.
Beh, vi si risparmiano i convenevoli e le convulsioni dei presenti al ritmo di due padelle che battono con costanza per 6 ore di rave. Da questa serata, però, porto a casa una serie di esperienze che mi hanno segnato nel profondo:
- se sei senza maglietta e c'hai la pancia, i buttafuori vengono a prenderti di peso sulla pista e ti cacciano in automatico per molestie;
- le donne coi tacchi (3 in compagnia con noi, e 2 trovate davanti al bancone del bar) fanno la stessa figura di Adam Richman ad un convegno di vegani;
- fuori al parcheggio c'erano -1°C e 18enni in pantaloncini e canottiera. Ma tutti, rigorosamente, con lo zaietto in spalla (che non ho capito se loro erano così in botta da credere di dover andar a scuola o semplicemente scemi con assoluta naturalezza);
- ci sono creste di capelli che voi comuni mortali non potreste mai credere;
- per 200 €, in contanti e sull'unghia, puoi vendere anche l'amica per sordide prestazioni sessuali;
- l'approccio più gettonato è "ti leccherei i piedi";
- il secondo approccio più gettonato è "oh, figa, cioè...no, è un problema se faccio il cascamorto con le tue amiche?"
- ho passato 3 ore e 28 minuti facendo la parte del pappone;
- ho passato i restanti 2 minuti fingendo di avere tre fidanzate contemporaneamente;
- nessuno si è mai accorto che le due cose sopra elencate potevano anche coincidere;
- riconfermo il mio status di "gatto di marmo";
- l'hardcore non fa per me. Ho sempre preferito il soft porn.

Tutto sommato, poteva andare peggio. Ad esempio potevo appassionarmi alla musica...


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